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Cantine del Piemonte: intervista a Matteo Correggia

Cantine del Piemonte: intervista a Matteo Correggia

09Oggi vi portiamo nel cuore del Roero, più precisamente a Santo Stefano Roero, nell’Azienda Agricola Matteo Correggia, una piccola azienda a conduzione familiare dagli straordinari vini.
Noi di Shopiemonte abbiamo deciso di incontrarli direttamente nella loro cantina e di farci raccontare qualcosa di più su questa eccellenza piemontese.

Matteo Correggia e il Piemonte, confronto alle altre regioni quanto influisce la “piemontesità” nella produzione e nella gestione della vostra cantina? E quanto “Roero” c’è nella vostra nella vostra azienda Agricola?

Il territorio influisce sempre tantissimo, soprattutto sullo stile dei vini che fa si che ogni prodotto abbia la sua identità rendendolo riconoscibile in mezzo alla massa. Ad esempio noi in Roero abbiamo molto sabbia che rende i nostri vini rossi molto fini ed eleganti, mentre quelli bianchi sono molto minerali e con una acidità molto ben bilanciata.
Anche all’interno del Roero stesso in realtà ci sono delle differenze come ad esempio il Roero La Val dei Preti e il Roero Riserva Roche d’Ampsej si trovano a soli due chilometri di distanza, ma il primo si trova su un terreno sabbioso mentre il secondo più argilloso e questa differenza la si ritrova anche all’assaggio, si hanno infatti due vini molto diversi.

A scuola di vino: ci spiegate come fa un semplice amatore a capire la differenza tra un buon Arneis e di qualità e uno di basso livello?

Per prima cosa  bisogna dire che un vino bisogna assaggiarlo e decidere se un vino piace oppure no, se un vino è piaciuto allora abbiamo raggiunto l’obiettivo. La piacevolezza è sicuramente uno dell’aspetti fondamentali perché quello che cerchiamo di fare sono proprio vini che piacciono e che quando un consumatore lo assaggia ha voglia di berne altro. Molto spesso noi del settore ci soffermiamo molto sui tecnicismi, che spesso ad un consumatore non interessano, quindi l’apprezzamento del nostro cliente è sicuramente l’aspetto più importante.

Nello specifico però un buon Arneis deve essere ben bilanciato, avrei quindi una buona mineralità e acidità. Per ottenere quest’armonia bisogna conoscere il vino e quindi ad esempio in annate molto calde bisogna fare una parziale raccolta anticipata, in modo poi a fine raccolta si otterrò un vino perfetto, che si accosti bene sia durante un pranzo o una cena oppure semplicemente per aperitivo.

Siamo curiosi di scoprire, tra i vini di vostra produzione, quali sono vostri tre prodotti preferiti e perché

Il nostro primo vino è sicuramente la Barbera Marun, che è la nostra barbera più importante. Le vigne si trovano in cima ad una collina esposta ad est e le viti  hanno circa 45-50 anni; hanno quindi un produzione più bassa ma che regala  a questo vino un grande equilibrio. Idealmente questa Barbera può essere associata ad una donna mediterranea con tutte le curve al posto giusto!

Il secondo vino è il nostro Roero Val dei Preti, un 100% Nebbiolo proveniente dalla vigna più vecchia che abbiamo che ha circa 75-80 esposta a sud-ovest. Questo vino è sicuramente quello che rappresenta meglio lo stile roerorino perché le viti sono completamente immerse nella sabbia che dona grande eleganza e frutto, ma allo stesso tempo anche un buon corpo e un’ottima persistenza in bocca. Questo vino si potrebbe associare ad una ballerina di danza classica che ha movimenti fini e leggiadri ma allo stesso tempo è anche forte.

Infine il nostro Roero Riserva Roche d’Ampsej, il cui terreno è più argilloso del precedente che regala a questo vino più struttura, più corpo e con sentori più balsamici vicini alla menta. Motivo per cui tendo più ad associarlo ad un uomo palestrato, più energico e ginnico rispetto agl’altri vini.